Traduttori

Traduttore giurato o notaio?

Il traduttore giurato garantisce che “il documento è tradotto bene”, ossia garantisce che il testo della traduzione, dal punto di vista contenutistico, è conforme all’originale. Il notaio, invece, dà garanzia soltanto dell’identità del traduttore, di cui legittima la firma apposta alla sua presenza, ma non può e non deve dichiarare nulla circa la correttezza della traduzione (a maggior ragione se non conosce la lingua in cui il testo è redatto!).
La semplice legittimazione notarile è un rischio per il cliente che deve presentare quella traduzione alle autorità competenti. Chi garantisce “ufficialmente” che essa è veritiera? E’ diffusa l’espressione “traduzione notarile”, che però non ha alcun senso, perché il notaio non traduce nulla.

Traduttore giurato o traduttore semplice?

  • Affidabilità – Le competenze linguistiche, la conoscenza dell’ordinamento legislativo e le caratteristiche attitudinali necessarie per ricoprire una carica pubblica di responsabilità sono comprovate da un’apposita commissione esaminatrice di Stato.

  • Responsabilità – il traduttore giurato è pienamente responsabile (civilmente e penalmente) delle dichiarazioni rese in merito alla correttezza della traduzione eseguita da lui o da altri o alla autenticità della copia di un documento da lui prodotta.

  • Rapidità – il traduttore giurato autentica egli stesso come pubblico ufficiale le traduzioni e le copie dei documenti con conseguente risparmio di tempo, energia e trafile burocratiche. Il cliente non deve dipendere dai tempi di attesa nei tribunali e negli studi notarili, per non parlare dei costi del servizio notarile, nettamente superiori

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